La rivolta continua nei campi di Tindouf in Algeria contro il capo dei separatisti del deserto
Le azioni di qualità degli oppositori al “Fronte Polisario” nei campi di Tindoufin Algeria continua, malgrado l’isolamento totale di questa zona con il divieto di accesso alla Mass media libera e alle ONG dei diritti dell’essere umano, posto dall’Algeria.
Il sito saharawi dakhlanews ha pubblicato oggi che un gruppo di giovani della tribù Rguibat Suaid, sostenuti da una folla di donne e bambini hanno attaccato, sabato scorso, il centro della presidenza del “polisario” a Rabuni.
I giovani hanno rotto la parte principale dell’ingresso e le porte degli uffici del capo del polisario e si sono si concentrati li per tutta la mattina. Ma come è alla quotidianità il polisario è sempre pronto ad reprimere e schiacciare violentemente ogni tentativo di opposizione. Già a mezzo giorno sono intervenuti i miliziani del polisario è hanno “pulito” la sede della presidenza dei ribelli.
Le richieste dei giovani erano la liberazione immediata dei loro coetanei detenuti dopo l’ultima protesta. Il giornale Dakhlanews rapporta che si tratto di tre giovani del “Gruppo Giovani Saharawi della Rivoluzione”: Fdili, Oueld Alhaja e Khlil.
Le rivendicazioni del “Gruppo Giovani Saharawi della Rivoluzione sono le riforme e il cambiamento politico.
Un mese fa il gruppo giovanile ha manifestato per cacciare via il capo del polisario Mohamed Abdelaziz. Una grande “VATTENE’’ è stata scritta nei striscioni e sull’unica strada dei campi.
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